
Chi sono io?
Questa domanda apre la serata del 16 ottobre 2012, centesimo compleanno della prima esecuzione del Pierrot Lunaire. Ebbene, chi è Arnold Schönberg ? Gli indizi che ci danno Ruben Jais e l’Orchestra Sinfonica Verdi sono le composizioni che possono essere considerate gli esempi chiave della produzione del compositore. Nel dettaglio, Verklärte Nacht op. 4 è una delle sue prime opere di rilievo, che sebbene abbia già elementi innovatori, è legata ad un linguaggio tutto sommato tradizionale e tonale; il Sonetto n. 217 tratto dalla Serenata op. 24 è invece un esempio della concezione dodecafonica della composizione, mentre i Sechs kleine Klavierstücke e il Pierrot Lunaire si fondano sull’assenza di un centro tonale identificabile.
Tutto questo non risponde alla nostra domanda iniziale. Anna Maria Morazzoni ci suggerisce anche la nozione di artista a tutto campo, da pittore a poeta, da saggista a teorico della musica.
Ma alla fine, forse, non era altro che un uomo con il primordiale terrore di non essere in grado di lasciare il segno del proprio passaggio sulla terra, come ci testimonia la sua frase, un po’ ambiziosa ma indubbiamente premonitrice: Spero che tra cinquant’anni si saprà chi sono io.
Programma:
Arnold Schönberg
Serenata per basso op.24
Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) op.4
Pierrot Lunaire op.21
Esecutori:
Ruben Jais, direttore
Christian Miedl, baritono
Annette Jahns, mezzosoprano