La nuova stagione di Sentieri Selvaggi all’Elfo Puccini si apre così: “Ta, ta, tu tu, ta, tu”, con la voce di Arnold Marinissen (direzione e percussioni) che si esibisce nell’onomatopea più elementare, quella del suono che imita il suono stesso degli strumenti che lo accompagnano.
Un esperimento riuscito, quello degli olandesi Lunapark, che portano sul palco la musica digitale trascritta e riadattata agli strumenti “in carne e ossa”, piegandola persino al semplice battito di mani. La presenza scenica (già forte delle loro camicie multicolore) si giova del fatto che, per aver successo nella difficile impresa, hanno avuto bisogno di essere in dieci sul palco: due batterie, un apparecchio di distorsione della voce, diverse tastiere e molto altro. Complice del felice esito della serata, anche un pubblico pronto ad accogliere l’inatteso senso di smarrimento derivato dal trovarsi un passo oltre l’indie, attraverso una musica più completa e più “adulta” rispetto alla drum’n'bass da sabato sera; ma anche un passo prima, senza il manierismo dell’elettronica contemporanea.
Perfettamente riuscito anche il tentativo di rendere la musica ambient non solo un sottofondo, i Lunapark colpiscono lo spettatore col ritmo dei pezzi riadattati di Squarepusher, sicuramente la loro esecuzione migliore, e dei Massive Attack. Brani nei quali ci si immerge e prima di accorgersene si è travolti dalla sensazione di essere in viaggio, come se al posto delle note stesse avanzando velocemente il paesaggio fuori dal finestrino di un treno.
Programma:
MASSIVE ATTACK
(arr. Fiumara)
Paradise Circus
Unfinished
Teardrop
Babel
BRIAN ENO
(arr. Fiumara/Marinissen)
Three Variations on the Canon in D by Johann Pachelbel, part III
SQUAREPUSHER
(arr. Bierman/Huszar/Marinissen)
A Journey to Reedham
Full Rinse
Jacques Mal Chance
Massif
LOUIS ANDRIESSEN
Workers Union
Eseguono:
LUNAPARK