La tastiera dell’organo rimane distante dalle panche della navata centrale, da qui sembra un piccolo scrittoio illuminato nella magnificenza dell’apparato ligneo.
Daniel Chorzempa inizia a suonare dal nulla, non una presentazione o un applauso: fatto che rende ancora più epifanica la musica e mistica la figura dell’organista. Concentrato sullo strumento, ricorda la visione del San Girolamo nello studio di Antonello da Messina. In effetti, il programma del concerto, cosí come la sua esecuzione, denunciano un’attenta e lucida analisi del repertorio organistico: Bach è sicuramente il riferimento per i tre autori proposti, tuttavia se in Brahms viene arricchito dall’esperienza mendelssohniana nella costruzione di melodie di corale lineari e cantabili esposte dalla parte superiore, Widor recupera queste lezioni in chiave spumeggiante, talvolta romantico nella sua perentorietà.
Chorzempa offre in’interpretazione cristallina, in cui i richiami e i contrasti tra gli esecutori emergono con grande chiarezza, cosí come il fraseggio ed il discorso musicale. Nella Sonata op. 65 n. 2 di Mendelssohn il canto trascina con grande semplicitá un basso dall’andamento guardingo, dalla maestosità che diventa solare nell’Adagio, per poi snodarsi in un dialogante contrappunto tra la II e la III voce nella Fuga finale. A Brahms viene restituito quel carattere più intimo e malinconico che gli appartiene, grazie alla giusta scansione dei cromatismi e dei frammenti vagamente dissonanti, richiamanti la caduta nel peccato, in una resa complessiva dolce e carezzevole. Totalmente diverse le sonoritá sicure e brillanti scelte per Widor, in cui emergono dei tratti di vero virtuosismo di Chorzempa, genio attesissimo che non ha deluso il suo pubblico.
Programma:
Felix Mendelssohn-Bartholdy
Sonata in do minore op.65 n. 2
Johannes Brahms
Herzliebster jesus
Herzlich tut mich erfreuen
Schmucke dich, o liebe Seele
O wie selig seid ihr
Es ist ein Ros’entsprungen
O Welt, ich muss dich lassen
da Undici Preludi-Corali op. 122
Charles Marie Widor
Sinfonia in sol minore op. 42 n. 6
Esecutori:
Daniel Chorzempa, organo