
Partiamo dal fatto che le opere in televisione (che ci hanno salvato la vita durante i lockdown) sono come la foto di un piatto gourmet di un grande chef su instagram: fa venire l’acquolina in bocca ma non lo puoi assaggiare.
Partiamo dal fatto che le opere in televisione (che ci hanno salvato la vita durante i lockdown) sono come la foto di un piatto gourmet di un grande chef su instagram: fa venire l’acquolina in bocca ma non lo puoi assaggiare.
«E qui ci pare che il giovane Christian Thielemann sia un direttore molto dotato. Sensibilissimo al variare delle atmosfere, molto preciso con l’orchestra, Thielemann è anche molto duttile e ci consegna una lettura avvincente, cordiale, simpatica».
Prendete quello che state per leggere con estrema cautela.
Che strano vedere lo scrigno dorato del Piermarini con così poca gente. Qualche centinaio di persone a debita distanza e rigorosamente con mascherina.
Che strano periodo. Che strana opera. Che strano compositore, Charles Gounod. Un compositore di transito, in un periodo di transito, con una musica di transito.