Il concerto dedicato alla musica da camera di Debussy tenutosi all’Auditorium di Milano, è stato un trionfo di sonorità ed abilità esecutiva.
La serata si apre con l’esecuzione della Sonata n. 1 debussyana, dove il violoncello di Rocco Filippini e il pianoforte di Laura Manzini dialogano amorevolmente in nuances avvolgenti, a mo’ di conversazione tra padre e figlia.
Eccezionale è stata anche la performance della celeberrima Sonata n. 2 per flauto,viola e arpa, in cui la Pastorale e il Finale danno modo ai tre solisti di scatenare virtuosistiche ed intense sonorità celestiali, al limite della perfezione e esecutiva.
Oliva si riconosce, impeccabile e perfetto nella lettura, Elena Gorla culla le sonorità flautistiche in modo deciso ed incantevole e la viola di Francesco Fiore ne fa un melanconico e raffinato amalgama.
L’entrata di Salvatore Accardo nella Sonata n. 3 in sol minore (ultima della triologia) segna l’ovazione e il riconoscimento che la Milano musicale ha da sempre per il grande violinista.
Sonorità da Salle Pleyel per il Quartetto per archi op. 10 eseguito magistralmente dai solisti quasi a memoria: un’ovazione.
Programma:
Claude Debussy
Sonata n. 1 in re minore per violoncello e pianoforte
Sonata n. 2 in fa maggiore per flauto, viola e arpa
Sonata n. 3 in sol minore per violino e pianoforte
Quartetto per archi in sol minore op.10
Esecutori:
Salvatore Accardo, violino
Laura Gorna, violino
Francesco Fiore, viola
Rocco Filippini, violoncello
Andrea Oliva, flauto
Laura Manzini, pianoforte
Elena Gorna, arpa