Per raccontare Piano City si potrebbe partire dai numeri.
L’enorme quantità di concerti complessivi, la valanga di musicisti coinvolti, gli spettatori che crescono a ogni edizione (questa è la terza). Stavolta, però, invece di quantificare la riuscita di una manifestazione con le cifre, è doveroso sottolinearne la forza dell’idea: “l’invasione dei pianforti” è la volontà di rompere con le consuetudini. I soliti luoghi e il solito pubblico per i soliti concerti per tre giorni non esisteranno.
Si parte stasera con Le Piano Africain – progetto di Ludovico Einaudi in prima assoluta per Piano City, in cui saranno protagonisti 6 pianoforti, 2 marimbe e 4 balafon – e si arriva alla chiusura con il live gratuito di Raphael Gualazzi passando attraverso i giri in tram, in bici o in battello sulle note di un pianoforte, il pop e l’avantuardia, il jazz e la classica, gli house concert, i concerti in piazza o su una torre.
Questo fine settimana è fatto per rompere con le abitudini. Gratis.
Dal 16 al 18 maggio.
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